LO SPETTRO E IL CIABATTINO – una fiaba ligure

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Nell’ambito del Genova Film Festival

verrà proiettato il cortometraggio

LO SPETTRO E IL CIABATTINO – una fiaba ligure

la seconda produzione di ChestnutWood production
per la regia di Andrea Corbetta

Dopo le proiezioni ci sarà la possibilità per il pubblico di votare
scegliendo così, tra i corti proiettati, quelli che potranno partecipare
alla finale del concorso.

Le proiezioni avranno luogo il giorno 3 Luglio 2007,
dalle ore 14,00 in poi presso :

SALA SIVORI
Salita Santa caterina, 12
GENOVA

VIVIEN LEIGH c’est moi

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FESTA DI TEATRO DI POESIA [SANREMO]

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L’Assessorato alla Cultura presenta la prima edizione della “Festa del Teatro di Poesia”, un singolare circuito ricco di narrazioni poetiche, teatro in versi e incontri “on stage” con autori. Organizzata dalla Casa Internazionale di Poesia, la manifestazione si svolgerà a Sanremo dal 21 al 24 giugno. Ecco il programma: giovedì 21 giugno, Villa Luca di Coldirodi, dalle 18.30, reading poetico Poesia per il solstizio d’estate con l’intervento di numerosi poeti; omaggio d’attore a Renzo Laurano (a cura del Teatro dell’Albero); incontro con l’editoria di poesia (coordina Lamberto Garzia. Intermezzi musicali a cura del Maestro Massimo Ceravolo).Venerdì 22 giugno, Federazione Operaia Sanremese (ore 18,30), Torsoli di mela, video-intervista a 15 fra i maggiori poeti italiani contemporanei, da Andrea Zanzotto ad Antonella Anedda (in collaborazione con il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Genova). Sabato 23 giugno, Chiesa Evangelica Luterana (ore 18.30), Le morti bianche (Teatro dell’Albero), suite per voci recitanti da un testo di Lamberto Garzia; Palazzo Borea d’Olmo, ore 21, prima assoluta di Il baule di Viv monologo per voce recitante di Chiara Daino su testi di Massimo Morasso che dà voce all’attrice Vivien Leigh. Domenica 24 giugno, Federazione Operaia Sanremese, ore 18.30, Un poeta sanremese torna a casa, conversazioni con Riccardo Olivieri in margine al suo libro “Il risultato d’azienda” Passigli, 2006; Palazzo Borea d’Olmo, ore 21, Il mio Oriente, il mio Occidente, di e con Giuseppe Conte. Interverranno Massimo Maggiari (Stati Uniti) e Saleh Ali (Palestina). Tutti gli eventi in programma sono ad ingresso gratuito.
Info: http://festadellamusica.sanremomanifestazioni.it/site/12122/default.aspx

IL PASSAGGIO DI ENEA [Poeti liguri all’inizio del XXI secolo]

IL PASSAGGIO DI ENEA
Poeti liguri all’inizio del XXI secolo

a cura di Massimo Morasso

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In prospettiva storica, è possibile dire che Genova è stata la capitale della poesia italiana del ‘900. Ciò, soprattutto in virtù del livello straordinario di autori a diverso titolo “genovesi” quali Dino Campana, Eugenio Montale e Giorgio Caproni. A rafforzare l’idea di un’eccellenza culturale che corrisponde a una tradizione vivente, può essere utile sottolineare come nel secolo scorso non sia stato soltanto il nostro capoluogo a esprimere personalità poetiche di assoluto rilievo: per dare al resto della Liguria ciò che le spetta, basti pensare ai casi diversamente luminosi dei “provinciali” Camillo Sbarbaro, Giovanni Giudici, Nanni Cagnone e Giuseppe Conte. Oggi, com’è noto, parlare di una specifica linea ligure nell’ambito del fare poetico in Italia non appare (più) criticamente fondato. E tuttavia, lo “stato dell’arte” del fare-poesia in Liguria all’inizio del nuovo secolo testimonia della permanenza vitalissima di un’eredità per molti aspetti unica nel panorama della letteratura italiana. Di questo stato dell’arte, percorso da voci e opzioni linguistiche le più diverse, “Il passaggio di Enea” vuol fare una radiografia attendibile, chiamando alla ribalta del Festival una quarantina fra i migliori poeti liguri nati dopo il 1945. Nel suo insieme, il programma dell’iniziativa dà corpo a una vera e propria antologia dal vivo della poesia ligure contemporanea. Il titolo della serie di nove incontri che avranno luogo fra Piazza della Nunziata e Piazza Banchi è un omaggio a Giorgio Caproni. Lontano dalla sua città d’elezione, il grande livornese intitolò il suo libro per tanti aspetti più importante, Il passaggio di Enea, appunto, ripensando a quella piccola statua di Enea con Anchise sulle spalle che rischia di soffocare fra le auto posteggiate in Piazza Bandiera, negli immediati dintorni di una delle due sedi della rassegna, Palazzo Lomellini-Lauro.

Giovedì 14 giugno, ore 18
Palazzo Lauro (già Palazzo Nicolò Lomellini), Piazza della Nunziata 5
Laura Accerboni, Guido Conforti, Luciano Neri, Alberto Nocerino

Venerdì 15 giugno, ore 18
Loggia della Mercanzia, Piazza Banchi
Lucetta Frisa, Gianni Priano, Alessandro Rivali, Enrico Testa

Sabato 16 giugno, ore 18
Loggia della Mercanzia, Piazza Banchi
Chiara Daino, Marco Fabio Gasperini, Massimo Maggiari, Angelo Tonelli

Lunedì 18 giugno, ore 18
Palazzo Lauro (già Palazzo Nicolò Lomellini), Piazza della Nunziata 5
Christian De Lorenzo, Marcello Frixione, Lamberto Garzia, Elio Grasso

Martedì 19 giugno, ore 18
Palazzo Lauro (già Palazzo Nicolò Lomellini), Piazza della Nunziata 5
Marco Berisso, Paolo Donadoni, Fabio Ferrari, Lucia Vaccarezza

Mercoledì 20 giugno, ore 18
Loggia della Mercanzia, Piazza Banchi
Viviane Ciampi, Massimo Ferrando, Paolo Gentiluomo, Massimo Sannelli

Giovedì 21 giugno, ore 18
Palazzo Lauro (già Palazzo Nicolò Lomellini), Piazza della Nunziata 5
Ettore Bonessio di Terzet, Graziella Colotto, Mauro Maraschin, Diego Mecca

Venerdì 22 giugno, ore 18
Loggia della Mercanzia, Piazza Banchi
Massimo Dagnino, Maria Luisa Gravina, Cesare Oddera, Riccardo Olivieri

Sabato 23 giugno, ore 18
Loggia della Mercanzia, Piazza Banchi
Guido Caserza, Francesco Macciò

Il Segno della Croce [dell’accento di Pavese]

Io sono una donna che perde. La pazienza. Io sono una donna che crede. Alle coincidenze. Solo i treni non combaciano. Io sono una donna di corsa che sa aspettare [il trionfo dell’amico, il cadavere del nemico].
E sono alla fermata [un tram che si fa desiderare]: il segno della croce – in faccia ho la chiesa. E penso quanto Amore per sopportare… Ognuno la sua croce. E sono felice: è un pensiero di luce.
Una ruga mi regala un verso – e brindo alla fortuna di non patire: anche il traffico mette in moto lo scrivere…
Una foto di cui cerco il piede… Grande Pupilla siede, in braccio alla sua mamma. Ride – nel sorriso che contagia. Una parola. Parola adulta. Parola straniera. Non vuole andare. E lo capisco…
Aria di parenti…
Spire d’intesa…

E il tempo si ferma nel colpo: trafitta al diaframma. Il male peggiore: la voce che non volevo sentire. Tre anni. E non è più un bambino. Tre anni. E non capirà l’uomo. Tre anni: la nota malata che si ricorda. Quell’urlo che non sentivo – da quando avevo tre anni. E non ho mai smesso di ascoltare il dolore. Nessuno come questo – lo riconosco, lo distinguo, anche nel giorno dell’Apocalisse. Un urlo che si spiega solo: negli occhi della madre. E il padre? Ti ama, ma deve andare. E non voglio sentire e non posso scendere, mentre perdo più di vent’anni e grido con lui: è colpa mia, è colpa mia, è…

È il segno della croce: e prego per lui. Degno di tutto – il sole che hanno spento [sul venti barrato]

***

Quanto?
Quanto è passato? Per me, sei o sette vite – nove o dieci morti. Eppure: torno a sorridere. Grande Pupilla sarà grande per forza, ma sarà la sua forza. Amare. Indeclinato amare. E difendere un verbo che non ha tempo: solo modi e persone.

***

E poi? Pavese: «Perdono tutti e a tutti chiedo perdono». Cesare – mia felina penna – ti hanno dato per scontato. E l’accento, tu – dove l’hai messo? Non hai scritto « Perdono A tutti»…
Anfibio della Langa : perdóno… O pèrdono – tutti?
Per me: pèrdono tutti perché tu hai rinunciato e – per questo – chiedi scusa.
[un’ipotesi che forse è già teoria… O la pratica di una mia idea]

***

Vivo, scrivo e amo.
Io sono una donna che vince

Con Amore,
Chiara Daino
Due Calzini

Cinema Indipendente [Comunicato Stampa]

Ricevo e rimando: comunicato stampa

Giovedì 14 giugno
Ore 12.00
Presso la
Libreria Bibli
Via dei Fienaroli, 28 – Trastevere

Si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del Movimento Culturale
ConseQuenze
Nel corso dell’incontro verranno presentati il Manifesto programmatico,
le attività che si stanno già svolgendo, il progetto complessivo e le finalità
di questa grande comunità di artisti indipendenti e Cittadini.
Verrà annunciato il
Festival del Cinema Indipendente
Roma
12 – 27 ottobre

Partecipano
Vittorio Castelnuovo
Andrea Purgatori
Alessandro Marenga
Stefano Pierpaoli

 

Questa manifestazione si inserisce nello stesso periodo della Festa del Cinema di Roma ma non si tratta di un “controfestival”. Nei nostri animi non c’è alcun desiderio di contrapposizione né di sterile polemica.
C’è invece la ferma volontà di offrire un appoggio ulteriore alla grande kermesse romana. Il nostro Festival del Cinema Indipendente sarà l’elemento in grado di ampliare ancora di più gli spazi espressivi e culturali della rassegna già realizzata un anno. Daremo in questo modo la possibilità a tanti autori indipendenti di presentare le loro opere in un ambito di grande risalto offerto dalla coincidenza con la Festa.
Faremo concerti e convegni in cui si parlerà del nostro network culturale e popolare.
Una delle nostre finalità è quella di entrare a pieno titolo nel mercato e conquistare una legittima fetta di pubblico. Quale migliore opportunità se non quella di produrre una valida sinergia in cooperazione con un evento così importante?
Abbiamo sale, titoli da tutto il mondo e pubblico. Si tratterà di un forte segno distintivo offerto dalla città di Roma in una direzione nuova ed europea.
Per noi sarà la definitiva consacrazione nel panorama culturale italiano come elemento di discontinuità, fuori dalle mafie e dai clientelismi e all’interno di un rapporto continuo e onesto con un grande pubblico.

www.myspace.com/consequenze

 

Contatto: Stefano Pierpaoli
s.pierpaoli@fastwebnet.it

Frator Magister [ex machina]

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THE LANGUAGE
Locate I
love you some
¬where in

teeth and
eyes, bite
it but

take care not
to hurt, you
want so

much so
little. Words
say everything.

I
love you
again,

then what
is emptiness
for. To

fill, fill.
I heard words
and words full

of holes
achíng. Speech
is a mouth.

Robert Creeley

IL LINGUAGGIO

Colloca Io
ti amo da qualche parte

tra i denti
e gli occhi,
mordilo

ma sta attento
a non far male,
tu vuoi tanto,

vuoi così poco.
Le parole dicono tutto.

Io
ti amo
ancora,

allora per cosa
esiste
il vuoto. Da riempire

da riempire.
Ho udito parole
e parole colme

di buchi
dolenti. La favella
è una bocca.

Frator


 

 

Contro l’ex cathedra è vento ex machina: Frator. Scende nella parola e infonde: l’amore. Sulla scia dei suoi studenti – tutti noi – ripetenti/riceventi della sua tradotta: l’ode in condotta.

Altro si tace – nel silenzio di chi si forma nella sua voce: Poesia

 

 

Grazie che sia, Frator

la stima per chi è: Via e Viatico

 

 

Chiara Daino

 

 

Master of Puppets: Gaspare Nasuto

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«Io sono nato col destino di essere forte, la mia è la forza del destino!»
[Totò]

E si ritorna al destino dell’arte e all’arte come presente [tempo e dono] per incidere il futuro. E si ritorna alle radici, mai recise e re-citate. E si ritorna a giocare [la propria partita] – to play, to stay [alive].
Gaspare Nasuto restaura e innesta: la tradizione per l’azione scenica. Il bilancio è pro-positivo quando i conti tornano [a favore del sogno, del segno]: 7 note 7 sigilli 7 sottotitoli [e sottotesto].
E si danno i numeri per le quinte di SE77E e se la messa in scena è messa a fuoco: l’obiettivo scatta – in avanti. E nessuno muoverà i fili delle nostre decisioni.
La partita è aperta, la posta è a p’arte: fait votre jeu!

***

La Morte: Il sole e la luna sono gli occhi di Dio… Ogni giorno ne chiude uno sulla cattiveria degli uomini. Ascolta queste sono le regole del gioco.
La scacchiera è come il mondo bianca e nera sopra ci sono il re e la regina…i potenti della terra sono loro che decidono se è pace o se è guerra.
Ma solo loro sulla terra non possono stare, affianco ci sono gli alfieri viscidi servitori, sono come maiali, non vengono mai di fronte camminano di lato.
Poi ci sono i cavalli come asini avanti e indietro per servire il padrone.
Ed ecco le torri bianche o nere come le vuoi ma hai diritto solo a due.
E davanti a tutti loro ci sono i pedoni, come il popolo infame e sporco avanzano una casella alla volta stentando come si stenta tutta una vita, qualche volta qualcuno riesce ad arrivare dall’altro lato, allora si compra un titolo… Diventa regina oppure alfiere: ma nel cuore sempre pezzente rimane!
Forza Pulcinella… Chi muovi?Pulcinella: Io muovo il re!

La Morte: Non hai capito niente. Il Re sta fermo e guarda è il popolo il primo che schiatta!!!
 

***

E scherzando, scherzando…
Arlecchin disse il vero…
http://www.myspace.com/le_guarattelle 

http://www.iteatrini.it/teatridinapoli2005/schede/se77e.htm

Ringrazio Gaspare per l’estratto – per il tratto: nuovo dado per puntare il domani.

Chiara Daino